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Donare il sangue e gli emocomponenti è importante anche e soprattutto in questo momento.

Il bisogno di sangue non si ferma mai: ogni giorno 1.800 persone necessitano di trasfusioni per poter sopravvivere. 
L’appello che AVIS oggi fa è chiaro: vieni a donare. 
La donazione è un gesto responsabile che può essere compiuto solo se in buona salute e che viene compiuto sempre in assoluta sicurezza.
Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino la trasmissione del coronavirus attraverso le trasfusioni di sangue ed emocomponenti.
Programmando le donazioni, come stiamo facendo da tempo nella nostra sezione, inoltre, si evitano assembramenti e il contatto con altre persone è molto limitato.
Il sistema è semplice: prenotazione, gestione dell’attesa e della donazione in piena sicurezza.
 
Ai donatori di sangue ed emocomponenti non sarà richiesto il green pass: l’accesso dei donatori alle sedi di raccolta non rientra tra i servizi e le attività il cui accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti della certificazione verde Covid.

Donatori vaccinati:
I soggetti che abbiano sviluppato sintomi dopo la vaccinazione (anche di una singola dose) possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 7 giorni dalla completa risoluzione dei sintomi. Se asintomatici, si è ammessi dopo 48 dalla somministrazione. 

Soggetti positivi 

I soggetti positivi sintomatici saranno riammessi alla donazione dopo 14 giorni dalla completa risoluzione dei sintomi (fatta eccezione per la perdita del gusto e dell’olfatto che possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) oppure in presenza di un test molecolare o antigenico negativo. 

Contatti stretti ad alto rischio 

Per i donatori totalmente asintomatici che abbiano avuto un contatto stretto con un soggetto risultato positivo ai test si applicano le seguenti disposizioni (circolare del Ministero della Salute):

I donatori non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (per esempio, che abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni devono osservare un isolamento di 10 giorni dall’ultimo contatto a rischio. Saranno riammessi alla donazione solo se in possesso di esito negativo del test molecolare o antigenico effettuato al termine della quarantena;

Per i donatori che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo venga eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Non si applica la quarantena ed è fatto obbligo di indossare mascherine FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultimo contatto per i donatori che:

abbiano ricevuto la dose booster, oppure che

abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure che siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti.

È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi.